Un salto nel futuro

Articolo vecchio di qualche anno ma pieno di spunti interessanti con un po’ di nostalgia per certi eventi che ad oggi sembrano utopici

Ho partecipato a molte fiere in vita mia, da quelle legate alla plastica quando lavoravo per Aprilia Moto S.p.A. a Dussendorf dove ricordo per la prima volta è stata presentata la Smart, l’auto in plastica diventata popolarissima in seguito ma al tempo osteggiata perché non si poteva immaginare che una macchina potesse avere la carrozzeria in plastica;

Ho partecipato a quella Winter Sport a Monaco dove tutte le aziende produttrici di articoli invernali presentavano i loro prodotti, al Motorshow di Bologna dei tempi migliori dove oltre alle macchine c’erano gare e spettacoli di ogni genere; al Trade Tech a Londra sulla finanza ospitato all’Excel di Londra, una struttura coperta lunga 500 metri, ma mai mi ero trovato coinvolto in un evento così particolare e pieno di energia come il WebSummit a Lisbona.

L’evento in cinque anni è passato da 400 persone a 50.000 diventando forse l’appuntamento chiave in Europa per le nuove tecnologie soprattutto legate ad internet e alle sue numerose diramazioni che stanno rivoluzionando giorno dopo giorno il nostro modo di vivere.

Se non era ancora l’evento di riferimento, lo sarà diventato sicuramente dopo quest’anno, vista la presenza di politici, sportivi, giornalisti, investitori e persone di successo nel mondo tecnologico.

C’era il CTO di Amazon e di Facebook, che ha presentato i video a 360 gradi all’interno della piattaforma Facebook; c’era Uber, Square, Airbus e centinaia di aziende di alto livello di tutto il mondo.

Il mondo digitale ci sta avvolgendo, dopo l’era della globalizzazione è arrivata l’era della digitalizzazione, tutto diventa più smart, più easy, più fast, per usare dei termini in voga tra i giovani startupper di tutto il mondo.

Il bello di questo evento è che non è riservato ai giovani, non ci sono discriminazioni sociali, di razza, di cultura, di pelle e nemmeno di età, tutti sono benvenuti soprattutto se hanno qualcosa di nuovo da raccontare; persino “un vecchietto” come me è ben accetto e può dire la sua.

Il fermento che si respira in questi eventi è incredibile, tutti sono protesi verso il miglioramento, personale, aziendale, sociale, culturale.

Non c’è spazio per lamentele, critiche o piagnucolii, le persone che partecipano a questi eventi vogliono vivere, godersi la vita, realizzarsi personalmente e realizzare i propri sogni.

Il lavoro è faticosissimo, arrivi presto la mattina, non fai tempo ad allestire lo stand che sei assalito da curiosi che vogliono capire cosa fai e perché ti distingui dai tuoi concorrenti, vogliono capire se possibile creare sinergie, sviluppare idee insieme, fare business insieme.

Il Websummit è l’insieme di 21 conferenze in contemporanea, coprendo settori di tecnologia più disparati, con il fattore comune della digitalizzazione e dell’evoluzione.

Impossibile seguirle tutte, è necessario decidere a quali partecipare e lottare strenuamente per una sedia, perché tutte le conferenze registrano il tutto esaurito e spesso si è costretti a seguirle in piedi.

Dopo una giornata di contatti, stremati, senza voce, con le gambe a pezzi, inizia la “night Summit” per le vie di Lisbona e via una nuova sessione di networking, conoscendo persone di culture e paesi diversi, con una facilità e una semplicità disarmante, siamo tutti qui per espandere le nostre relazioni e quindi alla prima occasione ci si presenta con un sorriso e si chiede luogo di provenienza e professione.

I vantaggi per una start-up come DIAMAN Tech che ho avuto il piacere di rappresentare insieme al CEO Michael Zanon sono incredibili.

Siamo stati selezionati tra le migliori 200 start-up presenti (su circa 2000), abbiamo potuto fare un Pitch di presentazione davanti ad investitori interessati, abbiamo avuto uno stand per un giorno per  spiegare i nostri software finanziari, abbiamo avuto la possibilità di conoscere molti potenziali investitori, abbiamo creato grazie all’app dell’evento un network di Venture Capital che possono essere interessati ad investire nella nostra start-up, insomma per chi ha voglia di lavorare si possono creare opportunità per tutto l’anno successivo.

Pensate che dalla app dell’evento era possibile conoscere tutte e 50.000 le persone iscritte e filtrarle per interessi; personalmente ho filtrato 198 fondi di Venture capital che hanno dichiarato di essere interessati al Fintech; ovviamente ne ho potuti incontrare solo alcuni, ma comunque per chi ha voglia di trovare finanziatori non esiste un appuntamento migliore di questo.

Le start-up Italiane presenti erano circa 50, pari a meno dell’uno per cento dell’ecosistema italiano, ma mi auguro che per l’edizione 2017 che si terrà sempre a Lisbona, saranno almeno il doppio, perché non abbiamo nulla da invidiare ai nostri colleghi di tutto il mondo.

Tra le società più interessanti mi sento di consigliare Sellf, un CRM per la vendita molto interessante e sviluppato da dei ragazzi Italiani molto in gamba che risulta molto utile per coloro che devono fare una vendita complessa come i consulenti finanziari; Open As App, finalista tra l’altro dell’ALPHA Pitch che permette di trasformare un foglio excel in una app in pochi minuti (provato personalmente) che è ancora un poco grezza ma ha spazi di sviluppo incredibili ed infine beeverycreative.com una stampante 3D semplicissima e molto bella esteticamente che permette di realizzare bellissimi oggetti ed ha un piano di sviluppo nelle scuole per permettere ai ragazzini di imparare una tecnologia che si diffonderà sempre di più in futuro.