Azimut accelera sui cripto asset con Diaman Partners

La partnership rappresenta per Azimut un ulteriore passo a sostegno dello sviluppo di progetti innovativi nel mondo dei cripto asset Azimut annuncia di aver acquisito una partecipazione del 20% in Diaman Partners Ltd, asset manager focalizzato su strategie quantitative e cripto asset, che opera sotto la supervisione del Malta Financial Service Authority (MFSA). La partnership societaria accompagna la scelta di Azimut Investments, società di gestione del Gruppo Azimut in Lussemburgo,  di nominare Diaman Partners gestore delegato di AZ RAIF II Digital Assets, fondo d’investimento alternativo aperto di diritto lussemburghese che ha come principale obiettivo quello di offrire un’esposizione indiretta al mercato delle criptovalute investendo in un basket diversificato di Exchange Traded Products attraverso una gestione attiva derivante da un controllo del rischio quantitativo. https://video.milanofinanza.it/video/azimut-accelera-sulle-crypto-rilevato-20-di-diaman-partners-ltd-QnzPGQuuYLbO Fondata nel 2002 da Daniele Bernardi, Diaman è da sempre focalizzata sullo sviluppo di modelli matematico-statistici per la gestione dei portafogli. Con l’avvento delle criptovalute e delle attività digitali la Società ha fondato Diaman Partners Ltd con sede a Malta con lo scopo di

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Azimut acquisisce quota Diaman Partners per accelerare su cripto asset

Da: Il Messaggero https://www.ilmessaggero.it/economia/news/azimut_acquisisce_quota_diaman_partners_per_accelerare_su_cripto_asset-6810768.html (Teleborsa) – Azimut, gruppo attivo nel risparmio gestito e incluso nel FTSE MIB, ha acquisito una partecipazione del 20% in Diaman Partners, asset manager focalizzato su strategie quantitative e cripto asset, che opera sotto la supervisione del Malta Financial Service Authority (MFSA). L’obiettivo è continuare lo sviluppo di progetti innovativi nel mondo dei cripto asset e in generale della finanza decentralizzata. Fondata nel 2002 da Daniele Bernardi, Diaman è focalizzata sullo sviluppo di modelli matematico-statistici per la gestione dei portafogli. Ha lanciato a gennaio 2020 un fondo alternativo di diritto maltese specializzato sui cripto asset a gestione quantitativa permettendo agli investitori istituzionali di prendere esposizione a questo settore emergente. La partnership accompagna la scelta di Azimut Investments, società di gestione del Gruppo Azimut in Lussemburgo, di nominare Diaman Partners gestore delegato di AZ RAIF II Digital Assets, fondo d’investimento alternativo aperto di diritto lussemburghese che ha come principale obiettivo quello di

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I tempi di recupero di una strategia Trend Following

Nei momenti di incertezza il rischio maggiore è farsi guidare dalle emozioni. Seguire un metodo statistico-matematico che decide per noi basato su rigorose analisi e 20 anni di esperienza e risultati reali sul campo può fare la differenza tra subire le turbolenze dei mercati finanziari e vivere serenamente, e questo vale sia per gli investitori sia per i consulenti che per i gestori.

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Come migliorare i tempi di recupero di un investimento finanziario

Uno degli errori più comuni degli investitori è non voler vendere in perdita, sperando di recuperare con lo stesso investimento nuovi massimi in tempi spesso minori di quello che accade in realtà. Quest’approccio è forse accettabile se l’investimento è fatto su un fondo od un ETF rappresentativo di un indice, per esempio il MSCI World, ma è assolutamente sbagliato se riferito a singoli titoli. Il mondo è pieno di investitori che hanno ancora nel portafogli titoli come Telecom Italia, Tiscali, Deutsche Telecom ma anche titoli di banche che hanno perso oltre il 90% negli anni passati. L’approccio corretto è quello di chiedersi tutti i giorni, o quantomeno oggi, se dovessi iniziare l’investimento adesso, su quale titolo investirei? Resterei fedele al titolo che mi ha fatto perdere nella speranza che recuperi, oppure ci possono essere delle opportunità migliori sul mercato? Per fare un semplice esempio, chi avesse acquistato nel 2000, preso

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I tempi di recupero dei Digital Asset

Come abbiamo visto nei due precedenti post, uno relativo alla relazione che intercorre tra la perdita e il tempo da attendersi per il ritorno a nuovi massimi del mercato azionario, che puoi leggere qui se te lo sei perso, e uno relativo al mercato obbligazionario, che puoi leggere qui, è opportuno percorrere la stessa analisi anche per il mercato dei Crypto Assets che rappresenta una nuova asset class di investimento emergente. Il mondo dei Digital Assets, come mi piace definirli, hanno una serie storica molto più breve dei precedenti due mercati, in quanto il Bitcoin ha iniziato a funzionare nel 2009 e i primi prezzi sono disponibili dal 2010. Nonostante la sua breve vita, il mercato dei digital assets viaggia ad una velocità almeno 5 volte più rapida dei precedenti due mercati, con una velocità almeno 5 volte superiore a quella del mercato azionario e con perdite di periodo molto più profonde, tali per cui

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La relazione tra le perdite i tempi di recupero (2)

Qualche considerazione sul mercato obbligazionario Come abbiamo visto nel precedente post relativo alla relazione che intercorre tra la perdita e il tempo da attendersi per il ritorno a nuovi massimi (che puoi leggere qui se te lo sei perso) è opportuno percorrere la stessa analisi anche per il mercato obbligazionario che rappresenta una grossa fetta dei risparmi degli italiani. Le recenti perdite di valore, dovute soprattutto al rialzo dei tassi, che nel caso italiano ha coinciso anche con l’allargamento dello spread dei titoli di stato italiano rispetto agli omonimi tedeschi, hanno riacceso il faro sulle possibili perdite in conto capitale che anche questa asset class può dover sopportare. Per non dimenticare l’asimmetria tra le perdite ed i recuperi necessari, pubblico anche in questo post il sempre utile grafico della asimmetria tra perdita e rendimento necessario per recuperarla. Chi legge potrebbe ribadire che mostrare perdite così rilevanti nelle obbligazioni non ha senso perché

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La relazione tra le perdite e i tempi di recupero

Quando si investe nei mercati finanziari, spesso si sottovalutano le possibilità che per un certo periodo di tempo l’investimento possa perdere di valore e che ci voglia del tempo per recuperare le perdite momentanee. Più la perdita diventa profonda, più l’energia per recuperare le perdite aumenta in maniera non proporzionale.  Se investo 100 euro e perdo il 10%, mi trovo con 90 euro (sia che mantengo l’investimento, sia che lo liquidi), per cui per tornare a 100 che rendimento devo fare? Devo fare l’undici per cento, perché con base 90 euro, se faccio il 10% mi trovo a 99. Questo effetto si amplifica se perdo il 20%, per tornare da 80 euro a 100 euro, dovrò fare il 25%. Quindi le perdite non sono esattamente simmetriche ai guadagni che bisogna fare per recuperarle.  Se mi trovo ad aver perso il 50% del mio investimento, per tornare a 100 partendo da 50, devo raddoppiare, quindi

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La felicità è una questione di scelta

Prendo a prestito il titolo dell’articolo uscito su INVESTORS’ scritto dall’amico Ruggero Bertelli. Nella vita di tutti i giorni, siamo chiamati a prendere decisioni in condizioni di incertezza, “è la scuola giusta per il figlio?”, “è la moglie giusta per me?”, sto scegliendo il lavoro migliore?”, ecc… Sempre nella vita non è possibile ex post verificare come sarebbe andata la nostra vita se avessimo compiuto una scelta diversa, non è possibile se abbiamo scelto un lavoro da dipendente, sapere come sarebbe andata se avessimo fatto gli imprenditori; abbiamo fatto quella scelta e ne subiamo le conseguenze, positive o negative che siano. Gli investimenti finanziari invece, sono un settore, forse unico al mondo, dove è possibile simulare migliaia di volte il passato, per vedere quale soluzione ottimale si sarebbe potuta ottenere, scegliendo un titolo od un fondo diverso da quello che avevamo scelto in passato potendo osservare gli impatti che quella

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Perchè il TIMING porta valore aggiunto

Fatalità dopo aver scritto il post della scorsa settimana I mercati azionari saliranno o scenderanno? i mercati finanziari hanno affrontato un lunedì nero, con la perdita media dei listini azionari di oltre il 3%; spero che i lettori non pensino che sia un “gufo”; comunque se analizziamo asetticamente quello che è successo questa settimana non c’è ancora da preoccuparsi, i mercati hanno semplicemente annullato i forti rialzi della settimana precedente e la volatilità non è ancora sopra i livelli di guardia. Alcuni lettori si chiedevano se la Grecia sia un pretesto oppure la vera motivazione del calo, certo è che il mercato non ha perso il 3% per caso, ma per una condizione di incertezza che sappiamo bene non piace ai mercati finanziari. Il concetto di casualità mi induce ad introdurre un argomento che spiega perché conviene fare timing rispetto al buy and hold (ovvero comprare e mantenere nel tempo). Supponiamo di

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