Nel recente passato ho assistito a una conferenza finanziaria Global Derivates e una presentazione mi ha colpito più di altre. Il suo titolo era: Diagnostic and Forecasting of Future Bubbles, Crashes, and Crises (Diagnostica e previsione di future Bolle, crolli e crisi) tenuta dal Prof. Didier Sornette.
Il curriculum del Prof. Sornette è veramente impressionante, non lo elenco ma se andate sul sito www.riskcenter.ethz.ch potete trovare una parte di tutto quello che fa che spazia dalla fisica dei terremoti al risk management finanziario.
DEFINIZIONE DI BOLLA FINANZIARIA
Iniziamo dal concetto di bolla finanziaria: quando i prezzi di un bene crescono ad un tasso non lineare ma più che esponenziale, non giustificata dal valore del bene, allora siamo di fronte ad una bolla speculativa.
Ovviamente una crescita più che esponenziale non può durare all’infinito, e quindi ne segue una fase di ridimensionamento molto rapido del prezzo verso la normalità, con il rischio di andare anche sotto la normalità per diversi anni.
LA STORIA, I TULIPANI NEL 1674
Il primo esempio di bolla finanziaria che si ricordi riguarda, come molti sanno, i tulipani. Sviluppatesi in Olanda negli anni 1634-1637, un bulbo di tulipano era arrivato a costare quanto un appartamento ad Amsterdam; guardando asetticamente il fenomeno fa sorridere pensare che ci fossero delle persone disposte ad indebitarsi per un bulbo di un fiore, ma evidentemente ci sono stati dei meccanismi comportamentali che hanno portato le persone a credere che il prezzo di un bulbo sarebbe cresciuto sempre, portandoli a contenderseli a suon di rialzi.
IL CAPITALISMO E I MERCATI FINANZIARI
Il premio Nobel Paul Krugman ha definito le bolle e le conseguenti crisi finanziarie la normalità e non l’eccezione del sistema capitalistico moderno, ed in effetti la difficoltà di stima esatta di un prezzo di un’attività finanziaria porta a distorsioni che possono trasformarsi in bolle.
Non sono autorizzato a pubblicare la presentazione del Prof. Sornette, ma per chi volesse approfondire il tema posso fornire privatamente i link ai vari papers da lui scritti e anche maggiori informazioni, basta che lasciate un commento a questo post con il vostro indirizzo mail.
MECCANISMI TECNICI E COMPORTAMENTALI
Posso però descrivere con le mie parole i principali concetti della presentazione; Le bolle nascono per due principali meccanismi, uno tecnico e uno comportamentale. Le motivazioni tecniche derivano da come vengono affrontati i mercati finanziari, da chi effettua trend following, dai sistemi algoritmici, dagli interventi delle banche centrali, dalle coperture con opzioni, dal metodo dei market maker di stimare gli spread e così via; mentre le motivazioni comportamentali sono quelle che hanno portato alla bolla dei tulipani, come l’imitazione delle persone, l’ingordigia, la incapacità di valutare la situazione, ecc…
COME PREVEDERE UNA BOLLA
Comunque la cosa interessante della presentazione è la modellistica matematica per individuare se ci troviamo di fronte ad una bolla e soprattutto il periodo nel quale dovrebbe scoppiare una bolla speculativa, mentre la modellistica per capire come e quando nasce una bolla sono ancora deboli, ma permettono comunque di creare degli allert.
Ovviamente non posso chiudere questo post senza indicare quali mercati si trovano oggi in bolla finanziaria…
DOVE SONO LE BOLLE OGGI?
Secondo il Prof. Sornette in quel periodo (2016) erano in bolla, per quanto riguarda i mercati azionari, New Zeland, Ungheria e Estonia, per quanto riguarda i titoli obbligazionari governativi l’82% degli stati, soprattutto quelli emergenti e per i titoli obbligazionari corporate il 70% dei settori sono in bolla, con particolare rilevanza nei settori Personal Goods e Elettronic.
Dal nostro punto di vista, in DIAMAN abbiamo predisposto un team per indagare tali fenomeni, perché una modellistica efficace nella prevenzione delle bolle significa poter sfruttare meglio i trend e ridurre la parte negativa dell’effetto momentum.
Buona Cultura finanziaria a tutti.