Alcune considerazioni sul Drawdown

Per molti dirò cose ovvie e scontate, ma sono convinto che ci siano molte persone che possono trarre grandi vantaggi dal leggere questo post. Innanzitutto chiariamo il concetto di drawdown, che non è altro che la perdita massima subita nel tempo da un investitore che avesse investito in una qualsiasi asset class; tradotto in termini più tecnici è la differenza percentuale tra il massimo assoluto ottenuto dalla serie storica e il successivo punto con il valore minimo. In termini statistici è il vero rischio di perdita che un investitore può subire, tralasciando che i record sono fatti per essere battuti e che non è assolutamente scritto da nessuna parte che se una serie storica ha come massimo drawdown storico per esempio un -40%, non possa perdere molto di più in futuro. Questo indicatore comunque è molto importante perché indica più chiaramente della volatilità come un investimento può comportarsi nei differenti

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Strategia di TIMING con il DIAMAN Ratio

Chi ci conosce è perfattamente consapevole che noi effettuiamo il TIMING da oltre 16 anni con successo. Il TIMING è quell’attività svolta da un investitore o un gestore volta a scegliere il momento di entrata ed uscita dai mercati finanziari. Tutti, ma proprio tutti eseguono consapevolmente o inconsapevolmente il TIMING nei propri investimenti, e se sentite un gestore che sostiene che lui non effettua timing nei suoi investimenti, non contestatelo ma diffidate da lui, poichè significa due possibilità: che non ha ancora capito come funzionano gli investimenti oppure non è onesto in quello che dice, in entrambi i casi è meglio non affidargli i propri soldi… Mi rendo conto di essere drastico, ma qualsiasi investimento ha un momento di acquisto ed un momento di vendita, e questi due momenti comportano di fatto un timing di entrata ed uno di uscita che può essere comandato o semplicemente casuale, ovvero non dettato

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La fallacia degli indicatori Media/Varianza

Vorrei presentare un illuminante lezione del prof. Ruggero Bertelli sul tema degli indicatori statistici deterministici a confronto con i classici indicatori media e varianza. VEDIAMOLA IN AZIONESe ipotizziamo un investimento che un anno guadagna il 10%, l’anno dopo perde il 10%, il terzo anno guadagna di nuovo il 10% e il quarto anno perde il 10%, a vostro avviso quale sarà il rendimento dell’investimento alla fine di quattro anni? PENSATE ALLA RISPOSTA PRIMA DI CONTINUARE A LEGGERE…Se avete risposto zero, forse non vi ricordate che i rendimenti non sono lineari, se perdo il 50% per tornare al valore iniziale devo fare il 100%, ovvero le perdite non sono uguali ai rendimenti necessari per recuperarle. Se perdo il 10% per tornare alla pari devo fare quasi l’11%, come potete vedere dall’immagine qui sotto. Dopo quattro anni mi trovo con circa 98 euro dai 100 iniziali, con un rendimento reale del -0,5%

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