Oggi parliamo di Deviazione Standard da un punto di vista “non standard”

La Deviazione Standard è un’indicatore di dispersione dei dati intorno ad un indice di posizione; tradotto in non statistichese è uno degli indicatori statistici in grado di misurare la variabilità intorno alla media. In finanza, soprattutto in Italia, questo indicatore è stato progressivamente associato al rischio di uno strumento finanziario, indicando che più alta è la deviazione standard dello stesso, più alto è il rischio che un investitore corre. Questa associazione è molto approssimativa e fuorviante; la deviazione standard non è un indicatore di rischio ma di incertezza, poiché se è molto alta le stime che si possono fare attorno ad un determinato strumento finanziario sono poco attendibili, se è bassa, le stime che si possono fare sono più accurate. Introdotta in statistica da Pearson, la deviazione standard non è altro che la radice quadrata della varianza, si veda wikipedia per la formula matematica. Il principale difetto della deviazione standard, dal punto di vista dell’utilizzo finanziario, non è il fatto di essere associata alla distribuzione normale dei rendimenti (casualità), bensì il fatto che è un indicatore simmetrico, ovvero non è in grado di distinguere

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