Perchè il TIMING porta valore aggiunto

Fatalità dopo aver scritto il post della scorsa settimana I mercati azionari saliranno o scenderanno? i mercati finanziari hanno affrontato un lunedì nero, con la perdita media dei listini azionari di oltre il 3%; spero che i lettori non pensino che sia un “gufo”; comunque se analizziamo asetticamente quello che è successo questa settimana non c’è ancora da preoccuparsi, i mercati hanno semplicemente annullato i forti rialzi della settimana precedente e la volatilità non è ancora sopra i livelli di guardia. Alcuni lettori si chiedevano se la Grecia sia un pretesto oppure la vera motivazione del calo, certo è che il mercato non ha perso il 3% per caso, ma per una condizione di incertezza che sappiamo bene non piace ai mercati finanziari. Il concetto di casualità mi induce ad introdurre un argomento che spiega perché conviene fare timing rispetto al buy and hold (ovvero comprare e mantenere nel tempo). Supponiamo di

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Prevenire le bolle finanziarie

Nel recente passato ho assistito a una conferenza finanziaria Global Derivates e una presentazione mi ha colpito più di altre. Il suo titolo era: Diagnostic and Forecasting of Future Bubbles, Crashes, and Crises (Diagnostica e previsione di future Bolle, crolli e crisi) tenuta dal Prof. Didier Sornette. Il curriculum del Prof. Sornette è veramente impressionante, non lo elenco ma se andate sul sito www.riskcenter.ethz.ch potete trovare una parte di tutto quello che fa che spazia dalla fisica dei terremoti al risk management finanziario. DEFINIZIONE DI BOLLA FINANZIARIA Iniziamo dal concetto di bolla finanziaria: quando i prezzi di un bene crescono ad un tasso non lineare ma più che esponenziale, non giustificata dal valore del bene, allora siamo di fronte ad una bolla speculativa. Ovviamente una crescita più che esponenziale non può durare all’infinito, e quindi ne segue una fase di ridimensionamento molto rapido del prezzo verso la normalità, con il rischio di andare anche

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